Una luce di speranza nel periodo più critico del territorio, il lockdown. Una luce di speranza per i cittadini più fragili che ha due protagonisti: la Fondazione Dottor Ezio Pelù, presidente Piera Canale Pelù, e la Misericordia di Massa, presidente Bruno Ciuffi. Il progetto si chiama “Possiamo aiutarti“ ed è il primo sul territorio toscano, una sorta di progetto pilota che va a scaldare i cuori dei cittadini più fragili che vivono la solitudine. Il progetto, presentato ieri nella sala polifunzionale della Fondazione Pelù, assicura a partire dal 15 novembre servizi di prossimità che possono sembrare “banali“, ma non lo sono. Il numero da fare è lo 0585 43742 al quale risponderà un volontario della Misericordia e si potrà prenotare dalle 8 alla 19 un servizio, più che sanitario, sociale: fare la spesa, andare in farmacia, andare a messa, fare visita ai parenti, andare in banca, sbrigare pratiche amministrative, fare visita al cimitero, e perché no, andare dal parrucchiere. Servizi (tutti gratuiti) di accompagnamento realizzabili grazie alla Fondazione Pelù, artefice Piera Pelù, il segretario Gianni Pasqualini e il consiglio di amministrazione al completo, che ha finanziato il progetto e la Misericordia che ha messo a disposizione, un tesoro morale grande, i volontari e i mezzi (tre) e anche la competenza con i servizi di prossimità. “Questo progetto – ha spiegato Bruno Ciuffi accompagnato dallo staff Rosaria Di Giambattista, Michela Piccinini, Massimiliano Pelliccia – nasce nel lockdown ascoltando i bisogni dei cittadini ed è stato possibile grazie ad una ragazza, l’età anagrafica non conta, meravigliosa che è Piera Pelù. Ha un preciso obiettivo: regalare un sorriso ai cittadini più fragili, gli anziani e non solo, a chi non ha contratto il Covid-19 ma è malato di solitudine. Ascoltando le parrocchie mi sono detto: “perché non tendere la mano a chi non ha una malattia, ma ha bisogno di un gesto di amicizia?“ …e così grazie a Piera Pelù e alla Fondazione nel suo complesso dal 15 novembre partiamo. Una iniziativa di solidarietà che ha coraggio perché parte in uno scenario particolare. Al centralino risponderà una persona in modo che si crei un rapporto di fiducia con chi telefona. Entreremo nelle case in punta di piedi. Speriamo che qualcuna di queste famiglie decida di fare parte del progetto, non è necessaria una formazione specifica, e ne diventi attore protagonista. Parleremo con parroci, medici di famiglia, ospedali e associazioni affinché “Possiamo Aiutarti“ sia più capillare possibile”. “Grazie al segretario della Fondazione – spiega Piera Pelù – la Fondazione ha conosciuto più a fondo la Misericordia ed il suo presidente Ciuffi. Ed il progetto è diventato realtà. Abbiamo 200 locandine e 5.000 volantini che informeranno i cittadini”. Nel sorriso di Piera, oltre la mascherina, la filosofia della Fondazione Pelù e nella parole di Bruno il grande cuore della Misericordia.